26 aprile 1986 – 26 aprile 2022
Chernobyl un incubo ancora attuale
Sono passati 36 anni dal disastro di Chernobyl, ma il ricordo di quella tragedia è ancora vivido nella memoria di tutti e oggi, con la guerra in Ucraina, è tornato ad essere un incubo purtroppo attuale.
36 anni fa alle ore 1:23 la temperatura del reattore n.4 della centrale nucleare di Chernobyl, nell’attuale Ucraina, sale repentinamente e irrimediabilmente; un incidente nucleare di settimo livello, il massimo. Migliaia le vittime, sia immediate che negli anni a venire per cause riconducibili alle radiazioni.
Secondo il rapporto dell’Oms, nei Paesi più danneggiati, sono stati diagnosticati circa 5.000 tumori tiroidei, in persone che all’epoca della disgrazia erano bambini o adolescenti. Nuovi casi di cancro alla tiroide sono verosimilmente previsti nei prossimi decenni.
L’Oms stima che ci potrebbero essere 9.000 morti per cancro in eccesso imputabili all’incidente di Chernobyl tra le persone appartenenti alle squadre di emergenza, tra gli evacuati e i residenti delle regioni ad alta e bassa contaminazione di Bielorussia, Russia e Ucraina.
Le conseguenze, devastanti, si sono trascinate per anni e decenni. Un avvelenamento dell’ambiente di cui ancora si sentono le conseguenze. Più di cinque milioni di persone vivono ancora oggi in zone contaminate da materiali radioattivi. Molti hanno dimostrato molteplici e inspiegabili sintomi fisici, scarso livello di salute percepita in paragone alle popolazioni non esposte a radiazioni.
Con l’inizio della guerra in Ucraina, Chernobyl è tornata in primo piano.
Le forze di invasione russe, nella regione radioattiva, si sono comportate in maniera sconsiderata anche verso sé stesse. Un ingegnere ucraino riferisce che a Chernobyl i soldati russi non sono stati impegnati solo a scavare trincee nella Foresta Rossa, ovvero l’area più contaminata del pianeta intorno a Chernobyl, ma hanno commesso anche azioni poco avvedute come toccare a mani nude materiale radioattivo.
Il ministro dell’Energia dell’Ucraina German Galushchenko ha detto che per i soldati russi che hanno scavato le trincee vicino a Chernobyl “la morte è solo una questione di tempo”. La maggior parte di loro erano reclute giovani, che hanno agito senza essere adeguatamente informate e senza riflettere sulle conseguenze.
Come sempre “Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e potenti, che poi ci mandano a morire i figli dei poveri”. (Gino Strada)
Intanto oggi Zaporizhzhia è in allerta per i missili di Mosca che hanno sorvolato la centrale nucleare a bassa quota secondo il servizio stampa di Energoatom, l’operatore nucleare dell’Ucraina, che afferma “la situazione è potenzialmente catastrofica a livello mondiale, nel caso un impianto venisse colpito”.